Proposta di risoluzione - B8-0739/2016Proposta di risoluzione
B8-0739/2016

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sullo sviluppo del mercato spaziale

1.6.2016 - (2016/2731(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Françoise Grossetête a nome del gruppo PPE
Constanze Krehl, Flavio Zanonato a nome del gruppo S&D
Evžen Tošenovský, Zdzisław Krasnodębski a nome del gruppo ECR
Cora van Nieuwenhuizen a nome del gruppo ALDE
Michel Reimon a nome del gruppo Verts/ALE
David Borrelli, Isabella Adinolfi, Rolandas Paksas a nome del gruppo EFDD

Procedura : 2016/2731(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B8-0739/2016
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B8-0739/2016
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B8‑0739/2016

Risoluzione del Parlamento europeo sullo sviluppo del mercato spaziale

(2016/2731(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 189 del titolo XIX del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  vista la comunicazione della Commissione del 28 febbraio 2013 dal titolo "Politica industriale dell'UE in materia di spazio" (COM(2013)0108),

–  vista la comunicazione della Commissione del 4 aprile 2011 dal titolo "Verso una strategia spaziale dell'Unione europea al servizio dei cittadini" (COM(2011)0152),

–  vista la comunicazione della Commissione del 19 aprile 2016 dal titolo "Iniziativa europea per il cloud computing – Costruire un'economia competitiva dei dati e della conoscenza in Europa" (COM(2016)0178),

–  vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Piano d'azione relativo alle applicazioni del sistema globale di radionavigazione via satellite (GNSS)" (COM(2010)0308),

–  visto il regolamento (UE) n. 512/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, recante modifica del regolamento (UE) n. 912/2010 che istituisce l'Agenzia del GNSS europeo[1],

–  visto il regolamento (UE) n. 377/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, che istituisce il programma Copernicus e che abroga il regolamento (UE) n. 911/2010[2],

–  visto il regolamento (UE) n. 912/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, che istituisce l'Agenzia del GNSS europeo, abroga il regolamento (CE) n. 1321/2004 del Consiglio sulle strutture di gestione dei programmi europei di radionavigazione via satellite e modifica il regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio[3],

–  visto il regolamento (UE) n. 1285/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo all'attuazione e all'esercizio dei sistemi europei di radionavigazione via satellite e che abroga il regolamento (CE) n. 876/2002 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio[4],

–  visto il regolamento (UE) 2015/758 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, relativo ai requisiti di omologazione per lo sviluppo del sistema eCall di bordo basato sul servizio 112 e che modifica la direttiva 2007/46/CE[5],

–  visto il regolamento (UE) n. 165/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 febbraio 2014, relativo ai tachigrafi nel settore dei trasporti su strada, che abroga il regolamento (CEE) n. 3821/85 del Consiglio relativo all'apparecchio di controllo nel settore dei trasporti su strada e modifica il regolamento (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada[6],

–  viste le pertinenti conclusioni del Consiglio e la dichiarazione ministeriale di Amsterdam del 14 aprile 2016 sulla cooperazione nel campo della guida connessa e automatizzata,

–  vista la proposta di risoluzione approvata dalla commissione per gli affari esteri il 19 aprile 2016 sulle capacità nel settore spaziale per la sicurezza e la difesa europea (2015/2276(INI)),

–  vista la sua risoluzione del 10 dicembre 2013 sulla politica industriale dell'UE in materia di spazio - Liberare il potenziale di crescita economica nel settore spaziale (2013/2092(INI))[7],

–  vista la sua risoluzione del 19 gennaio 2012 su una strategia spaziale dell'Unione europea al servizio dei cittadini[8],

–  vista la sua risoluzione del 7 giugno 2011 sui sistemi globali di navigazione via satellite applicati ai trasporti – politica dell'UE a breve e medio termine[9],

–  visto lo studio pubblicato a gennaio 2016 sullo sviluppo del mercato spaziale in Europa[10],

–  visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che le attività dell'UE nel settore spaziale rivestono un'enorme importanza per il progresso scientifico e tecnico, le innovazioni, la crescita economica, la competitività industriale, la coesione sociale, la creazione di posti di lavoro qualificati, di imprese e di nuove opportunità per il mercato sia a monte che a valle;

B.  considerando che i servizi di navigazione satellitare, di osservazione della terra e di comunicazione satellitare potrebbero fornire un contributo fondamentale all'attuazione di numerose politiche dell'Unione; che i cittadini europei potrebbero trarre benefici considerevoli dai servizi di navigazione satellitare e di osservazione della terra;

C.  considerando che l'attuazione dei programmi faro spaziali dimostra il valore aggiunto della cooperazione a livello dell'UE; che l'UE non dispone ancora di una politica spaziale coerente e integrata;

D.  considerando che un accesso autonomo allo spazio riveste un'importanza strategica per l'UE; che informazioni altamente affidabili e precise sul posizionamento nello spazio e nel tempo nonché i dati sull'osservazione della terra sono fondamentali per rafforzare l'autonomia europea e che i programmi europei GNSS e Copernicus utilizzano un approccio innovativo unico per l'attuazione tecnologica; che l'Unione investirà più di 11 miliardi di EUR nelle relative infrastrutture entro il 2020;

E.  considerando che il servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (EGNOS), che migliora il segnale GPS, è già operativo e che Galileo lancerà presto i suoi primi servizi; che Copernicus è operativo, che i suoi servizi principali sono già disponibili agli utenti e che i dati sono già liberamente accessibili in tutto il mondo;

F.  considerando che le tecnologie sviluppate nel quadro della ricerca spaziale producono un arricchimento reciproco ed effetti moltiplicatori nei confronti di altri settori;

G.  considerando che l'interconnessione tra le infrastrutture esistenti in Europa nell'ambito dell'archiviazione dei dati, della rete e del calcolo ad alte prestazioni è necessaria per sviluppare la capacità di elaborare e archiviare grandi volumi di dati satellitari e, pertanto, è importante ai fini della promozione della solidità e della competitività dell'industria europea a valle nel campo dell'osservazione della terra;

H.  considerando che, secondo le previsioni, nei prossimi due decenni il GNSS europeo dovrebbe generare benefici economici e sociali per un valore di circa 60-90 miliardi di EUR; che il potenziale fatturato annuale del mercato dei servizi a valle nel campo dell'osservazione della terra previsto per il 2030 dovrebbero essere di circa 2,8 miliardi di EUR, di cui oltre il 90% generati da Copernicus;

I.  considerando che la diffusione delle applicazioni e dei servizi a valle basati sui dati spaziali è stata finora al di sotto delle aspettative; che, al fine di sfruttare appieno il potenziale del mercato dei dati spaziali, è necessario stimolare sia la domanda pubblica che privata nonché superare la frammentazione del mercato e qualsiasi ostacolo tecnico, legislativo o di altra natura al funzionamento del mercato interno nel settore dei prodotti e dei servizi spaziali;

J.  considerando che la Commissione ha annunciato nel suo programma di lavoro per il 2016 l'intenzione di presentare una "Strategia spaziale per l'Europa" e ha avviato una consultazione pubblica ad aprile 2016; che la presente risoluzione fornirà un contributo ai fini di detta strategia;

Strategia spaziale e sviluppo del mercato

1.  esorta la Commissione a presentare una strategia globale, ambiziosa e lungimirante che garantisca all'Europa nel breve, medio e lungo termine una posizione dominante nel campo delle tecnologie e dei servizi spaziali in mercati globali nonché un accesso indipendente allo spazio e parità di condizioni per la sua industria spaziale;

2.  ritiene che uno degli elementi principali della strategia dovrebbe essere la diffusione sul mercato di dati, servizi e applicazioni spaziali al fine di massimizzare i benefici socioeconomici dei programmi spaziali europei;

3.  invita la Commissione a presentare una proposta per una chiara politica industriale spaziale europea nell'ambito della futura strategia;

4.  sottolinea che lo sviluppo futuro dei programmi spaziali dell'UE dovrebbe incentrarsi sugli utenti ed essere guidato dalle esigenze di questi ultimi in ambito pubblico, privato e scientifico;

5.  riconosce l'ampia gamma di soggetti coinvolti nell'attuazione della politica spaziale dell'UE, in particolare la Commissione, l'Agenzia del sistema globale di navigazione satellitare europeo (Agenzia del GNSS europeo o GSA), l'Agenzia spaziale europea (ESA), i fornitori di servizi Copernicus (Eumetsat, Agenzia europea dell'ambiente, Agenzia europea per la sicurezza marittima, Frontex, Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio, Centro comune di ricerca, Mercator Océan), gli Stati membri e l'industria; li esorta a promuovere ulteriormente la loro cooperazione, segnatamente tra l'UE e l'ESA; invita la Commissione a svolgere un ruolo importante nello sviluppo delle capacità dell'industria europea per migliorare l'accesso ai dati, la diffusione sul mercato e la competitività nel mercato mondiale;

6.  sottolinea la necessità di un panorama istituzionale semplificato per le attività spaziali dell'UE onde facilitarne l'adozione da parte degli utenti sia pubblici che privati; chiede alla Commissione di rispondere a questa esigenza nella sua strategia e di proporre una chiara definizione dei ruoli dei diversi attori;

7.  sottolinea l'importanza della dimensione regionale; appoggia una maggiore partecipazione degli enti regionali e locali ai fini della riuscita della politica spaziale dell'UE; insiste sulla necessità di coordinare le iniziative locali a livello nazionale per evitare duplicazioni tra la Commissione e gli Stati membri;

Barriere tecniche

8.  accoglie con favore i progressi compiuti riguardo ai due programmi faro in ambito spaziale, Galileo e Copernicus; ritiene che essi dovrebbero essere considerati programmi complementari e che è opportuno incentivare ulteriori sinergie; esorta la Commissione a tener fede al calendario e a garantire che le infrastrutture e i servizi spaziali e terrestri previsti dai due programmi faro entrino pienamente in funzione in tempi brevi; ritiene che evitare ulteriori ritardi sia essenziale per mantenere la fiducia del settore privato; ribadisce le opportunità di mercato a livello globale del GNSS europeo in combinazione con un ampliamento della copertura di EGNOS all'Europa sud-orientale e orientale, all'Africa e al Medio Oriente;

9.  appoggia lo sviluppo di applicazioni integrate utilizzando sia EGNOS/Galileo che Copernicus;

10.  ritiene che la diffusione dei dati di Copernicus sia troppo frammentaria e che un approccio dell'UE sia essenziale affinché l'industria europea ne tragga vantaggio; sottolinea che un maggiore accesso ai dati di Copernicus relativi all'osservazione della terra costituisce un presupposto indispensabile per lo sviluppo di un forte settore industriale a valle; pone l'accento in particolare sulla necessità di un accesso più rapido ai grandi volumi di dati relativi all'osservazione della terra, come le serie temporali;

11.  sollecita la Commissione a garantire che i dati di Copernicus siano resi disponibili su piattaforme TIC indipendenti, il che consentirebbe l'archiviazione, la gestione, l'elaborazione e la facile accessibilità dei megadati e agevolerebbe l'integrazione di serie di dati provenienti dal maggior numero di fonti possibile e la loro messa a disposizione dell'utente; ritiene che tali piattaforme dovrebbero:

•  aggregare la domanda, contribuendo a superare l'attuale frammentazione e a creare un mercato interno dei dati relativi all'osservazione della terra senza che si rendano necessarie misure regolamentari;

•  garantire agli utenti un accesso aperto e non discriminatorio;

•  consentire all'industria di fornire qualsiasi servizio ritenga opportuno attraverso le piattaforme;

•  essere complementari ad altri sforzi profusi dagli Stati membri, dall'ESA, dall'industria e dal cloud per la scienza aperta;

 

12.  raccomanda inoltre che la Commissione lavori a stretto contatto con gli Stati membri e l'ESA sulla creazione di un sistema di infrastrutture adeguatamente integrato, con livelli idonei di sicurezza dei dati;

13.  sottolinea che senza chipset e ricevitori compatibili con Galileo la diffusione di quest'ultimo sul mercato sarà gravemente compromessa; accoglie quindi con favore l'importo riservato nel bilancio del GNSS europeo al programma di finanziamento per gli ''elementi fondamentali", che è gestito dalla GSA per sostenere il loro sviluppo; esorta la Commissione a esaminare nella revisione intermedia se tale importo dovrebbe essere aumentato;

14.  invita la GSA a continuare a lavorare con i produttori di chipset e ricevitori per comprendere le loro esigenze e fornire loro le informazioni e le specifiche tecniche necessarie per garantire la compatibilità con Galileo del maggior numero possibile di apparecchiature per gli utenti; ritiene che le esigenze del settore dovrebbero essere integrate nel processo di evoluzione del programma in modo che il sistema continui a soddisfare le esigenze del mercato; invita la Commissione ad assicurare che Galileo sia incluso dall'industria come una delle costellazioni di riferimento per quanto riguarda i ricevitori multi-costellazione;

15.  ricorda che Galileo avrà "differenziatori", ossia determinati vantaggi non forniti dalle costellazioni di altri sistemi globali di navigazione via satellite, come ad esempio l'autenticazione dei servizi aperti e gli altissimi livelli di precisione e affidabilità del servizio commerciale; sottolinea che è essenziale che tali differenziatori siano messi a disposizione quanto prima possibile per contribuire a far sì che Galileo divenga una costellazione di riferimento e per promuoverne i vantaggi rispetto ai suoi concorrenti;

16.  sottolinea l'importanza di garantire che siano poste in essere le norme tecniche necessarie a consentire l'utilizzo di dati e servizi spaziali; sollecita la Commissione a istituire gruppi di lavoro tematici con esperti degli Stati membri al fine di stabilire tali norme;

Barriere di mercato  

17.  ritiene che le attività del settore pubblico, comprese quelle di agenzie europee competenti, dovrebbero essere prevedibili al fine di stimolare gli investimenti del settore privato; crede nel principio secondo cui in futuro i servizi spaziali dovrebbero essere forniti da, e appaltati a, imprese commerciali, a meno che non sussistano buone ragioni per non farlo, ad esempio rischi tangibili per la sicurezza; suggerisce che la valutazione intermedia dei regolamenti riguardanti Copernicus e Galileo dovrebbe essere utilizzata per garantire un maggior coinvolgimento del settore privato negli appalti di servizi;

18.  sollecita la Commissione, in relazione ai dati di Copernicus, a definire con chiarezza quanto prima il ruolo dei servizi pubblici di base (quali sono i prodotti che forniscono nel quadro della politica di accesso aperto e libero e le procedure mediante cui possono essere aggiunti nuovi prodotti) e cosa dovrebbe essere lasciato al settore a valle; invita la Commissione a valutare la necessità di dati di osservazione della terra ad altissima risoluzione a fini operativi interni dell'UE; ritiene che tali dati dovrebbero essere acquistati presso fornitori commerciali europei onde collocare l'industria europea in una posizione di forza che le consenta di vendere sui mercati commerciali in tutto il mondo; sollecita inoltre la Commissione ad adottare misure che facilitino l'acquisizione di servizi in ambito spaziale da parte delle autorità pubbliche, anche incoraggiando appalti pre-commerciali, in particolare per sostenere le PMI innovative;

19.  chiede un'intensificazione degli sforzi volti ad accrescere la consapevolezza sul potenziale dei programmi spaziali europei presso i settori pubblico e privato e gli utenti finali e a incoraggiare l'utilizzo dei dati spaziali nel settore pubblico e nel mondo imprenditoriale; ritiene che possa risultare efficace un approccio incentrato sui bisogni degli utenti e sulla soluzione dei problemi, che coniughi le esigenze strategiche con i pertinenti servizi operativi satellitari; raccomanda alla Commissione di incoraggiare lo scambio di migliori pratiche, come il programma del Regno Unito "Space for Smarter Government Programme" (programma spaziale per un governo più intelligente); ritiene che la Commissione possa svolgere un ruolo importante raccogliendo le esigenze del settore pubblico e contribuendo a generare domanda da parte degli utenti;

20.  apprezza le varie attività di sensibilizzazione svolte dalla Commissione, dalla GSA, dall'ESA, dai prestatori di servizi di Copernicus, dalle agenzie spaziali nazionali e da altre parti interessate; richiama l'attenzione, in quanto costituiscono esempi positivi di prassi di eccellenza, sulle conferenze annuali in materia di politica spaziale europea, sulle conferenze "European Space Solutions", sugli "Space Days", sulla "European Space Expo" (esposizione spaziale europea), sul concorso di disegno Galileo, sulla "European Satellite Navigation Competition" (concorso europeo di radionavigazione satellitare), e sui "Copernicus Masters";

21.  ritiene che siano necessari maggiori sforzi per promuovere e commercializzare il programma Copernicus;

22.  incoraggia la GSA a continuare a impegnarsi per promuovere e commercializzare Galileo ed EGNOS e per fornire informazioni in merito alle esigenze degli utenti e agli sviluppi nel mercato della radionavigazione via satellite;

23.  ritiene che la Commissione dovrebbe coinvolgere la rete dei centri regionali Europe Direct presenti negli Stati membri nelle attività di sensibilizzazione sui vantaggi dei dati spaziali provenienti da Copernicus e da Galileo, nonché aiutare le autorità pubbliche a individuare le loro esigenze;

Lo spazio nelle politiche dell'UE

24.  raccomanda alla Commissione e agli Stati membri di garantire l'uso delle infrastrutture dei programmi spaziali europei e dei loro servizi nelle politiche e nei programmi correlati; ritiene che la Commissione dovrebbe rafforzare i legami tra le risorse e le attività spaziali dell'UE in settori strategici quali il mercato interno, la base industriale, l'occupazione, la crescita, gli investimenti, l'energia, il clima, l'ambiente, la salute, l'agricoltura, il settore forestale, la pesca, i trasporti, il turismo, il mercato unico digitale, le politiche regionali e la pianificazione locale; ritiene che esistano enormi potenzialità in termini di approccio alle sfide poste dalla migrazione, dalla gestione delle frontiere e dallo sviluppo sostenibile;

25.  esorta pertanto la Commissione a effettuare una "verifica spaziale" di tutte le iniziative strategiche esistenti e nuove al fine di garantire che si faccia il miglior uso possibile delle risorse spaziali dell'UE; sollecita la Commissione a riesaminare la legislazione dell'UE esistente al fine di valutare se siano necessarie modifiche tese a promuovere l'uso dei dati e dei servizi satellitari (GNSS, osservazione della terra, telecomunicazioni) per apportare vantaggi socioeconomici e di altro tipo, nonché a effettuare una "verifica spaziale" di tutta la nuova legislazione;

26.  incoraggia la Commissione a esplorare le possibilità di diffondere il GNSS europeo e Copernicus nella politica di vicinato e sviluppo dell'Unione e nei negoziati in materia di cooperazione con i paesi extra UE e le organizzazioni internazionali;

27.  sottolinea l'importanza fondamentale dei dati del GNSS europeo per una maggiore sicurezza e un uso più efficiente dei sistemi di trasporto intelligente e di gestione del traffico; richiama l'attenzione sui regolamenti relativi al sistema eCall e al tachigrafo digitale, i quali contribuiranno a promuovere l'adozione di Galileo e di EGNOS; incoraggia la Commissione a occuparsi di altri ambiti di applicazione pertinenti che rafforzano la sicurezza dei cittadini dell'UE, come la localizzazione delle chiamate/messaggi di emergenza; invita la Commissione ad adottare misure legislative in materia al fine di garantire la compatibilità dei chipset del GNSS con Galileo/EGNOS, in particolare nel settore dell'aviazione civile e delle infrastrutture critiche;

28.  sottolinea che i dati e i servizi spaziali possono svolgere un ruolo fondamentale nel consentire all'Europa di assumere la guida per quanto riguarda importanti tendenze tecnologiche quali l'Internet delle cose, le città intelligenti, i big data e i veicoli connessi/autonomi; accoglie positivamente, a tale proposito, la "Dichiarazione di Amsterdam", che mette in risalto il ruolo di Galileo e di EGNOS;

Accesso ai finanziamenti e alle competenze

29.  sottolinea la necessità di rafforzare i finanziamenti per lo sviluppo di applicazioni e servizi a valle e, in generale, per il mercato a valle; invita la Commissione, in occasione del prossimo QFP, a esaminare l'opportunità di destinare una quota maggiore del bilancio dell'UE in ambito spaziale a tale scopo;

30.  sottolinea che l'Unione dispone di un'ampia gamma di opzioni di accesso alle opportunità di finanziamento a sua disposizione per sostenere il settore spaziale a valle (Orizzonte 2020, fondi SIE, COSME, FEIS, ecc.); esorta la Commissione a utilizzare tali strumenti in modo coordinato e mirato, anche agevolando i servizi di consulenza e di prossimità; incoraggia la Commissione a introdurre inoltre meccanismi di finanziamento innovativi e flessibili e a far fronte all'insufficiente disponibilità di capitale di rischio; sottolinea la necessità di prestare particolare attenzione alla semplificazione dell'accesso ai finanziamenti per le start-up e le piccole e medie imprese europee, in particolare al fine di aiutarle ad avere successo nelle prime fasi della commercializzazione;

31.  esorta la Commissione a promuovere l'internazionalizzazione delle aziende spaziali, comprese le PMI, mediante un migliore accesso ai finanziamenti e un sostegno adeguato alla competitività dell'industria spaziale europea, nonché mediante azioni specifiche a livello UE che consentano un accesso indipendente dell'Europa allo spazio;

32.  raccomanda il rafforzamento del legame tra la R&S e il sostegno ai programmi di sviluppo imprenditoriale; ritiene in particolare che sia necessario sfruttare meglio il potenziale d'innovazione di Orizzonte 2020 per il settore spaziale; chiede l'elaborazione di un'adeguata strategia di divulgazione nella comunità imprenditoriale dei risultati della ricerca connessa allo spazio di Orizzonte 2020 e ritiene che sia necessario promuovere una più stretta collaborazione tra le università e le imprese private per lo sviluppo di applicazioni e servizi;

33.  è convinto che i cluster e gli incubatori dell'industria spaziale e le iniziative analoghe contribuiscano a sostenere la diffusione sul mercato, a stimolare l'innovazione e a promuovere le sinergie tra lo spazio, le TIC e altri settori dell'economia; si compiace degli sforzi di alcuni Stati membri in questo settore e accoglie con favore gli incubatori d'impresa dell'ESA; ritiene che la Commissione debba proseguire gli sforzi per sviluppare una strategia coerente dell'UE al fine di sostenere l'imprenditorialità nel settore dello spazio e sviluppare i mezzi per creare un nesso con l'economia nel suo complesso; invita la Commissione ad aiutare a correggere gli squilibri geografici di tali attività, dal momento che i paesi dell'Europa centrale e orientale registrano un notevole ritardo al riguardo; sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni e di migliori prassi nonché la condivisione delle capacità infrastrutturali;

34.  ritiene che l'Unione e gli Stati membri debbano, in collaborazione con il settore privato, intensificare gli sforzi per stimolare le competenze e l'imprenditoria e attirare studenti delle università tecniche, giovani scienziati e imprenditori verso il settore spaziale; ritiene che ciò contribuirà a mantenere una capacità di scienza dello spazio e a evitare una fuga di cervelli di esperti altamente istruiti e qualificati verso altre parti del mondo;

35.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.